lunedì 20 ottobre 2008

Proiezione Nazirock a Ghedi (BS)


Cominciano gli impegni del Coordinamento con la proiezione di "Nazirock" film-documentario sulle nuove destre, che ha creato molto scalore nell'ultimo anno.

Seguirà un dibattito sul nuovo nazismo e fascismo che sta invadendo il nostro Paese, compresa Ghedi, dove pochi mesi fa han tentato di aprire un centro di estrema destra.

Siete tutti invitati MERCOLEDI' 29 OTTOBRE, alle ORE 20.30, alla Sala Consiliare di GHEDI (BS).

p.s.

l'intero evento è autofinanziato dal Coordinamento Antifascista della Bassa Bresciana

giovedì 2 ottobre 2008

Relazione prima riunione

Il 10 settembre 2008 si è tenuta la prima assemblea del coordinamento antifascista della bassa bresciana.Erano presenti una trentina di persone, soprattutto dai paesi della bassa, che hanno discusso dei metodi piu' efficaci per combattere il neofascismo e il neonazismo, fenomeni sempre piu' presenti, soprattutto fra i giovanissimi, anche nella nostra provincia.Abbiamo individuato qual è il vero problema da risolvere: quello che potremmo chiamare "fascismo da bar", fenomeno molto diffuso e pericoloso che porta a uno spostamento dei voti sempre piu' verso partiti di estrema destra.I bar si riempiono di ragazzi che manifestano atteggiamenti fascisti e razzisti senza un'ideologia solida di fondo. Spessi sono ragazzini intolleranti che trovano "di moda" scambiarsi saluti romani e disegnare croci celtiche sui muri. Dalle iniziali "bravate" di ragazzini si passa, con l'incitamento degli amici, all'odio e a pensieri xenofobi e fascisti. Ovviamente partiti di estrema destra e movimenti simpatizzanti sono pronti ad attirare a sè questi ragazzi.Le associazioni come Casa Pound o i partiti come Forza Nuova e Fiamma Tricolore sfruttano questo clima di paura dei ragazzi, influenzando i loro comportamenti. Inoltre dall'attuale governo (soprattutto dalla Lega) arrivano continui incitamenti impliciti ed espliciti alla reazione di massa contro coloro che ritengono i fautori della crisi (migranti, sinistra). I media influenzano notevolmente la percezione della massa sui fatti di cronaca, enfatizzando i reati commessi da stranieri, e denigrando certi partiti politici a discapito di altri. In questo modo deviano l'attenzione dai fatti gravi che avvengono nel nostro Paese.Anche i singoli Comuni mantengono l'ordine con regole fasciste, come i divieti assurdi nei parchi (non mangiare, non bere, chiusure anticipate ecc.), le telecamere che osservano tutti i nostri movimenti, i controlli sempre piu' eccessivi soprattutto nei confronti dei cittadini stranieri. Le istituzioni, sia di sinistra che di destra, non fanno nulla per integrare le varie culture presenti sul territorio, né si stupiscono e condannano eventi razzisti e fascisti, come per esempio l'apertura di Casa Pound Brescia a Ghedi.Il nuovo fascismo si organizza in associazioni e movimenti subdoli, che non hanno simboli riconducenti immediatamente al fascismo e al nazismo (come svastiche o croci celtiche), e presentando dei programmi che nei fatti sembrano simili a quelli di gruppi comunisti, ma nella sostanza partono da presupposti diversi e contrastanti. Per esempio sono contro le bombe atomiche, contro i mutui spropositati, lo strapotere delle banche, l'informazione di parte ecc.Il nostro compito è far capire ai giovani la differenza fra i nostri e i loro progetti, e spiegare loro che in realtà questa associazioni non sono contro il sistema, ma serve dello stato, dei partiti che appoggiano.Per fare cio' dobbiamo conoscere questi nuovi movimenti fascisti, controllare le loro mosse sul territorio e anticiparle.Dobbiamo creare piu' strutture per accogliere i giovani, luoghi alternativi in cui vige l'uguaglianza, la tolleranza verso gli altri, il rispetto reciproco.L'antifascismo si deve basare su un nuovo linguaggio, piu' diretto ai giovani e più appropriato ai tempi che corrono. I fascisti guadagnano consensi proprio perché sanno dare presunte risposte che sembrano reali ai problemi della società.Allo stesso tempo bisogna tener viva la memoria, legata alla Resistenza contro il fascismo degli anni Quaranta. La Resistenza non deve essere ricordata come un evento passato, non deve essere una commemorazione, ma una sfida continua.Dobbiamo pero' affermare che il fascismo del terzo millennio è diverso da quello mussoliniano: è presente nella società in maniera piu' nascosta, è nel capitalismo, nell'omofobia, nel razzismo, nello sfruttamento dei lavoratori, nella negazione della libertà e della privacy dell'individuo, nel rigorismo delle leggi, nell'incostituzionalità, nella corruzione dei politici che ci governano e in molte altre cose.

Ricordiamo che stiamo lottando tutti per lo stesso fine, che la nostra non è politica a livello istituzionale, ma un'iniziativa che realizzeremo a livello pratico nelle piazze, nelle strade, nelle scuole, nelle sale consiliari…Non stiamo lottando fra partiti politici o modi diversi di gestire l'ideale comunista, ma stiamo formando un coordinamento contro le intolleranze e gli sfruttamenti, in cui tutti collaborano secondo i propri mezzi e i propri interessi.

Ratti Neri a Brescia ·

Dossier sul neofascismo a Brescia: Introduzione - Fiamma Tricolore - Forza Nuova - Fronte Sociale Nazionale - Fascismo e Libertà - Alleanza Nazionale - Lega Nord - Il tradizionalismo cattolico - Lago di Garda - Associazionismo e musica - Cronologia delle azioni dei fascisti a Brescia e delle aggressioni. Tutte le notizie e gli episodi riportati nella pubblicazione sono stati tratti da periodici, quotidiani nazionali e locali, da siti internet e dal monitoraggio continuo.

DOSSIER Ratti Neri a Brescia (PDF 2.56 MB)

Archivio aggressioni fasciste in Italia Gennaio 2005-Aprile 2008

In Italia nei primi 8 mesi del 2008 si sono verificate almeno 46 aggressioni fasciste e 44 atti vandalici/danneggiamenti inneggianti al nazifascismo. Solo in maggio si sono registrati 24 episodi, iniziati con l'assurdo omicidio di Nicola Tommasoli, colpevole di portare i capelli lunghi.

Qui l'archivio completo aggiornato (308 le aggressioni 142 gli atti vandalici)
http://isole.ecn.org/antifa/archivi/Archivioaggressionifasciste_gennaio2005_agosto2008.pdf